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Guerra passata e guerre presenti

Una provincia in guerra (1940-1945)

da lorenzo

Cecina, 30 ottobre 2025 — In occasione degli 80 anni dalla Liberazione del territorio livornese, l’ANPI Sezione Primetta Cipolli di Cecina, in collaborazione con Arci Bassa Val di Cecina e ISTORECO Livorno, promuove un incontro pubblico di grande rilievo storico e civile dal titolo “Guerra passata e guerre presenti”.

L’appuntamento è per venerdì 31 ottobre 2025 alle ore 17.30, presso il Palazzetto dei Congressi di Cecina (sala Primetta Cipolli). L’iniziativa si inserisce nel programma di eventi dedicati alla memoria e alla riflessione sulla libertà, con l’obiettivo di mettere in dialogo la storia della provincia livornese durante la Seconda guerra mondiale e le guerre contemporanee che oggi colpiscono molte aree del mondo grazie alla presentazione dell’Atlante delle Guerre e dei Conflitti nel Mondo.

Il cuore dell’iniziativa è il dialogo tra memoria e attualità. Nasce dalla volontà di riflettere su come le esperienze vissute durante il conflitto mondiale — e in particolare nella nostra provincia tra il 1940 e il 1945 — possano offrire strumenti per comprendere e affrontare le sfide del presente.

Attraverso il contributo dello storico Giovanni Brunetti (ISTORECO Livorno), si potrà ripercorrere gli anni drammatici della guerra nel territorio livornese: i bombardamenti, le distruzioni, l’esodo dei civili, la nascita della Resistenza e la conquista della libertà. Una storia locale che parla di dolore, ma anche di resilienza, solidarietà e ricostruzione.

Accanto a questa prospettiva storica, il giornalista e analista Raffaele Crocco (Atlante delle Guerre e dei Conflitti nel Mondo) offrirà una panoramica sulle guerre attuali, illustrando come i conflitti non siano mai fenomeni lontani, ma realtà che incidono profondamente sul nostro tempo. Dalle tensioni geopolitiche ai conflitti ambientali ed economici, il suo intervento inviterà a riflettere sulle cause della violenza e sull’urgenza di costruire una cultura di pace fondata sulla conoscenza e sulla memoria.

L’incontro non si limita dunque al ricordo: vuole essere un atto di responsabilità collettiva, un invito a fare memoria per riconoscere le ingiustizie di ieri e contrastare quelle di oggi. Perché la pace non è un’eredità acquisita, ma un impegno quotidiano di cittadinanza attiva.

Sarà un momento di memoria attiva, che unisce la ricerca storica al dibattito contemporaneo, la riflessione locale alle questioni globali. Nel segno dell’impegno democratico e civile, l’incontro si rivolge non solo agli studiosi e agli appassionati di storia, ma anche alle scuole, alle associazioni e a tutti i cittadini che desiderano comprendere il presente partendo dalle lezioni del passato.

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